17/12/07 4 commenti

Erotikamente



Erotikamente è il titolo del mio ultimo eBook, realizzato per il multiblog LaMenteEilCuore.
Poesie, racconti, tanka, raccontano dell’eros e dell’inchiostro che è anima di tanti autori del Web...
Cliccando sull’immagine potrete scaricare questo eBook.


23/11/07 1 commenti

Ama no Gawa & Inbiancoenero.com

" Times tunnel " di Ariel Gonzalez


“ Talvolta, i promiscui percorsi della nostra anima,
aggregati dalla più fertile delle incertezze,
hanno incontrato un tunnel:
la voce rovente della propria creatività…! “


“ Credo che l' immagine più bella sia quella dei sogni che abbiamo il terrore di realizzare...! “

Cari haijin,
a volte, basta un solo pensiero che esprima il potere dell'immagine del proprio animo e il resto è voce della creatività.
“ Times tunnel “, l'immagine di copertina del nostro e-book, è nata dai perchè, dalla motivazione dei nostri percorsi interiori, dalla nostalgica e talvota romanzata identità che vive nella persecuzione di una scelta. V'è sempre una via d'uscita, una porta al di là di un tunnel, e noi, abbiamo avuto il coraggio di aprirla.
“ Ama no gawa in b/n “ è nato da un'idea, di quelle che si ha il terrore di realizzare, ma ora è una realtà che ha percorso le strade del nostro presente...anche se oggi ricordo questa serata con la commozione di un'ammirevole passato.
Ringrazio tutti gli haijin che hanno partecipato alla serata.
Un ringraziamento particolare va alla nostra “fimmina maritata” Etain che ha avuto il coraggio di realizzare uno dei miei sogni.
Dimenticavo...le immagini si rasserenano nell'onere del ricordo, e cliccandovi su, potrete scaricare l'e-book della vostra serata in bianco e nero.


02/11/07 7 commenti

Sorseggio nel silenzio


Sorseggio nel silenzio

l’eco della tua voce

[ e lentamente mi adagio al tuo fianco ]

con le labbra di un clandestino

avvinto, distratto, immortale;

assumendo le sembianze della tua anima,

dissetato dalle lacrime del tuo corpo…

[ Ora, qui,

in questo adesso senza fine ]

ho smarrito l’entità della mia memoria

e quel buio che il cuore chiama nebbia…

… [ scivolami dentro

fino a toccare i miei pensieri ]

e chiedimi ancora di quel domani

vita e mistero del nostro oggi.



I versi tra […] sono di Stefy71, anima e luce di questa ispirazione.



12/10/07 8 commenti

La voce dei fotografi n° 2




In questo numero:

Paesaggi interiori “, reportage di Sara Gambirasi
Metropolis “, reportage di Giancarlo Malandra
L’Olocausto del Vajont “ reportage di Massimiliano Losini

Interviste e portfolio di:

Luciano Pagnin
Robertomaria Rivas
Alessandro Murgia
Alessandro Marsili
Maria Antonietta Chiaia

Recensioni alle interviste di:

Stefania L.
Raffaele Innamorato

Haiku e tanka di:

Francesca Sala
Marina Ulisse
Anna Nardelli
Elisa Allo
Eufemia Griffo


Clicca
QUI per il download.


23/09/07 3 commenti

Rumer Cri's, " Andrea "


Sazio d’estate,

coltivo la mia anima.

Sete d’esserci.


17/09/07 1 commenti



Di passo in passo
rincorro il mio destino.
La mia ombra è luce.


Parlo con il mio cuore,
ebbrezza del mio fato.



15/09/07 1 commenti

Luxor, “Piegati dal vento”


Il vento forza,
l’anima si sgualcisce.
Natura e vita.


1 commenti

Occhi di bimbo





Occhi di bimbo

vivono l’eternità.

Sole di vita.


1 commenti

Il viaggio

Viaggio imminente
Passi in piena ricerca.
Luce interiore.


Spuma si riverbera
nell’infinito che è in noi.


04/09/07 2 commenti

Ama no gawa in bianco e nero


In bianco e nero
smanio i vostri pensieri.
Ama no gawa.

Haiga, renga, tanka e haiku…
riflessi, ombre e foto.


Una fotografia, nel ricrearsi un attimo d’intimità nella nostra memoria, dovrebbe riuscire a parlarci di sé; tuttavia, il solo abbandonarsi ai ricordi e a quell’emblema che è l’individuale sensibilità del proprio vissuto, può far rinsavire uno spazio muto del nostro silenzio...”

- R.I.-



3 commenti

Perle d'oriente





Cliccando sull'immagine, potrete scaricare l'ebook " Perle d'oriente" realizzato da me, con la straordinaria realizzazione grafica di keishia.

Tutti i testi di questo ebook sono visionabili a questo indirizzo: La Mente e il Cuore.



29/08/07 3 commenti

Regalo abbracci

“ Ci vorrebbero di più “ di Ariel O. Gonzalez


Uomo libero
vivo la tua intimità…
Regalo abbracci.


La serenità è pioggia,
gioventù dell’animo.


07/07/07 0 commenti

Itinerari





Un'opera del "Web Writers Group's - Libera associazione di scrittura solidale" che devolve l'intero ricavato della vendita di questo libro, per le finalità benefiche ed assistenziali della LAIF di Roma. Scritto da 34 bloggers di 23 città d'Italia con 60 opere tra poesie e racconti per un totale di 171 pagine sul tema dell'infanzia. Introduzione di Maurizio Mannoni.

Sono presente in questa pubblicazione con tre mie favole:

La fatafarfalla
Il quaderno della piccola Lucy
L'uomo albero


Il libro è acquistabile su internet nel sito dell'editore cliccando sull'immagine della copertina, oppure ordinandolo tramite una qualsiasi libreria d'Italia dando i seguenti riferimenti:


Titolo del libro : Pensieri Volontari

Autore: Paolo Simoncini

Codice ISBN: 978-88-6223-106-0

Editore: The Boopen Editore

Costo: € 10,00



***********************************






“EroSityLove“
AA.VV. - novembre2007
LuLu Editrice

Antologia della poesia erotica d’autore tratte dal blog omonimo di Dalila Sottani
(sono presente in questa antologia con " Sorseggio nel silenzio ")

Il ricavato della vendita è destinato all’Associazione “I bambini di Nassiriya” onlus di Roma.




acquistabile qui


***********************************





In qust'opera, realizzata dalla redazione della Mente E il Cuore, sono presente con una mia poesia: Ispirato dal bacio di klimt.

Per acquistare questa raccolta, cliccate sulla copertina.
06/07/07 6 commenti

Clochard


Ho trascorso
nel pianto
della solitudine
la mia vita.
M’illudo di vivere:
non so più chi sono!
Nel mio animo,
nascondo
austere
convinzioni…
parlatemi di me,
dei miei sogni,
di quello che sono stato per voi!
Ho smarrito
la mia voce
e il mio essere me stesso.
Vivo
perché ho paura
di morire…





30/06/07 2 commenti

The windows


Nella natura
nascondo i miei pensieri.
Il cuore pensa.


Osservo l'infinito,
un sospiro nell'ombra.



23/05/07 4 commenti

La voce dei fotografi



In questo numero:

Photographer “, portfolio di Ariel Gonzalez

Interviste e portfolio di:

Nicola Massa
Cristiana Cartuccia
Pietro Di Maggio
Sara Gambirasi
Davide Massignani

Recensioni alle interviste di:

Raffaele Innamorato

Haiku e tanka di:

Elisa Allo
Raffaele Innamorato


Clicca
QUI per il download.



28/04/07 4 commenti

Joseph il burattinaio - parte I



C’era una volta un vecchio burattinaio di nome Joseph.
Come tanti artisti di strada, avendo raggiunto la benemerita età dei settantadue anni, viveva nelle sue piccole amarezze e per i sorrisi dei bambini che era riuscito a far sognare nella sua interminabile carriera di burattinaio.
- “ I bambini hanno la sola illusione della verità, e da quel fantastico mistero che è la fantasia, confondono la fantasia dalla realtà! Vivono con la voce dell'innocenza come io vivo la mia, nella gentilezza dei loro sorrisi! Ho sempre paura di non essere me stesso, ma la vita mi ha regalato un dono...ed io vivrò per sempre con loro...! continuava a ripetere Joseph a tutta la gente che gli chiedeva perchè aveva scelto quel lavoro.

Aveva sempre dato voce a principi, re, giullari, streghe, principesse: insomma, giocava con i burattini come la vita ha giocato con lui...
Joseph era un orfano e non ha mai conosciuto la sua famiglia.
- “Forse ho dei fratelli sparsi per il mondo...!” mi raccontava, mostrandosi sempre disponibile, incontrando il mio sguardo, come se in me cercasse delle risposte.
- “ Non ho mai conosciuto i miei genitori!” continuò, mentre i suoi occhi cerchiati, come se si fossero scontrati con un moscerino, cominciarono ad inumidirsi. Si asciugò gli occhi con la folta barba - in quel momento mi fece tanta tenerezza – mi prese per mano come se mi volesse accompagnare nel suo magico mondo – di questo ebbi solamente una piccola sensazione - e mi disse:
- “Ragazzo, si apra lo spettacolo...! Siediti in prima fila!”
Presi una sedia e mi lasciai catturare dalle sue parole, calde, dolci, di un uomo sicuro di se. Aprì il siparietto del teatrino; c’erano due burattini: la principessa Clotilde ed il principe Goffredo. Erano proni, senza vita, protetti da tanto verde e da querce secolari. Mi sembrò di rivivere la mia infanzia; quando, raggomitolato sul mio lettino, mia madre mi leggeva le fiabe...
Trascorsero minuti interminabili, diventavo sempre più impaziente, quando vidi Joseph, giocare con il suo cappello.
Non capivo... Indossò il cappello e i burattini sembrarono muoversi: “Magia!”pensai...



01/04/07 8 commenti

...al sacro Legno

Robertomaria Rivas, " Omaggio al sacro Legno "


Tace alla luce

il velo della verità.
Ferro nel legno.

Mani piangono sangue;
il passato è presente.

Parlo di grida,
di silenzio... lacrime!
Febbre di vita.

Il perdono è per sempre.
Voce di luce; AMEN!



19/03/07 7 commenti

A mio padre


Mani legano
i fili della terra.
Ciliegio vivo.

Vedo nella passione
la natura dell'uomo.


Mio caro padre
parlo con la tua voce...
...il sangue è fuoco.

Vicina è la tua luce...
...parlami di te, sempre!



16/03/07 4 commenti

Parlo del mare


Parlo del mare
con voce silenziosa.
Il cuore pensa.


Risiedo nell'attimo;
vivo la vita dentro.


11/03/07 11 commenti

Lacrima



Piovono stille;
tristi, parlano di me,
con la mia voce.

Pensieri in lacrime
nuova luce di vita.



26/02/07 6 commenti

In bianco e nero...


Ogni fotografo, nel rendere pubblico quell'approccio onirico che è parte individuale della propria sensibilità, dovrebbe, confrontandosi con quell'occhio stilistico che è meretrice della pittura, proporne impatto e stadi di intima emotività.”


- R. I. -



17/02/07 9 commenti

Cade la notte

“Su sonnu da chi no drommidi”: foto di Nicola Massa



Cade la notte;
pensieri in silenzio.
Albe gelate.


Oggi muore la vita;
lo sguardo si nasconde.




10/02/07 9 commenti

In bianco e nero

“Una fotografia,
nel ricrearsi un attimo d’intimità nella nostra memoria,
dovrebbe riuscire a parlarci di se; tuttavia,
il solo abbandonarsi ai ricordi
e a quell’emblema che è l’individuale sensibilità del proprio vissuto,
può far rinsavire uno spazio muto del proprio silenzio...”

- R. I. -





"B&W" collection di Ariel Gonzalez

04/02/07 6 commenti

lo unico què me queda....

Dono di vita
l'anima è in preghiera;
vivo il perdono.

Legate in un abbraccio
mute nella loro ombra.

- R. I. -


lo unico què me queda...: foto di Rumer. Cri's photos


02/02/07 3 commenti

...malinconia...



“Se dovessi considerare lo smarrimento
e l’inevitabile inganno della musica,
riuscirei a svanire nella marea del mio tempo…!”

- R. I. -

25/01/07 10 commenti

…la mia colpa è in te!


Non ho saputo ritrovarti,

e le mie lacrime,
hanno sempre il sapore delle tue labbra…

…è l’onda dei tuoi baci che desidero…
…è il riflesso di questa luna che ci allontana…

Vedo questa luce baciare la marea
ed io ti sento distante…

…ricordo le tue labbra che danzavano sulle mie,
ma è il vento che ci allontana…

…la mia colpa è in te!


21/01/07 3 commenti

Il maestro TzeKumi

“C’è una vita,
in questa vita,
che non è vita:
ma è il mistero di noi stessi!”

- R. I. -



Il maestro TzeKumi, prima di ogni sua lezione, era solito accompagnare i suoi allievi in lunghe passeggiate; il più delle volte, i suoi insegnamenti, contrariamente al parere dei genitori dei ragazzi, prendevano vita un passo dopo l’altro, tra la natura e la giocosa luce del mattino.
Un giorno, mentre era più assorto nella ricerca di un luogo ideale dove raccontare una delle sue parabole, restò stregato da un ciliegio in fiore.
Con un gesto, sollecitò i suoi allievi a sedersi nei pressi dell’albero e disse con voce ironica:
“ Questi fiori mi hanno stregato! ...eppure non so come far esordire la mia parabola!”
Heishiro, l’unico ripetente del gruppo, quasi ironizzando la frase di routine del maestro disse:
“Nella vita non c’è insegnante migliore del nostro destino…!”
TzeKumi sorrise, come se volesse prendersi in giro da solo.
“ Bravo Heishiro…che memoria…!
Nella vita non c’è insegnante migliore del nostro destino…! Giusto!”
Il maestro, restò in silenzio per qualche minuto, e come se volesse irritare i ragazzi, camminò intorno all’albero.
“ In primavera…” disse Tzekumi, sorridendo ai ragazzi che avevano come sempre compreso la burla, “…il monaco SenKey e il suo allievo Zentesumi, dopo vari giorni di cammino, giunsero nella città di Tokyo. Quel giorno, in città, c’era una gran festa; i colori, i sapori, l’armonia di quel luogo rapirono il giovane monaco.
Giunsero nei pressi del mercato, e Zentesumi iniziò a curiosare tra le bancarelle; quando notò due commercianti di frutta, apparentemente uguali.
‘ Maestro, perché in quella bancarella non c’è nessun cliente, e nell’altra c’è un gran via vai? Entrambi hanno la stessa frutta, gli stessi prezzi, la stessa qualità!’
Il monaco SenKey sorrise e gli rispose semplicemente:
‘ Perché ha più clienti pur avendo entrambi gli stessi mezzi? Forse, perché ha la semplicità di essere se stesso con gli altri! ‘
Al giovane monaco sembrarono brillare gli occhi, e quella risposta sembrò, nella sua complessa semplicità, riordinare quel silenzio interiore che s’era impossessato di lui. Il maestro e l’allievo ripresero il loro cammino…”

“Quindi, io sarei un eterno ripetente perché non ho la semplicità di essere me stesso con gli altri? “ disse Heishiro.
“ Chissà…? “ rispose il maestro TzeKumi con aria soddisfatta.
“ Forse dovresti essere più fiducioso del tuo prossimo! ”

*******
Dedicato a chi cerca in se stesso e nelle domande una motivazione di crescita.


20/01/07 4 commenti

L'odio

"Esistono vittime del dolore,
che maturano la propria esistenza nell’odio."


05/01/07 4 commenti

Il quaderno della piccola Lucy

C’era una volta una bambina sempre triste, che amava leggere le fiabe vicino al camino.
Era Natale, e ad Ardesia - una cittadina abbracciata dalle montagne dello Srillangh -, tutti i bambini giocavano tra loro; ballavano, cantavano, creavano pupazzi con la neve: ma nessuno voleva giocare con la piccola Lucy.
Quella mattina, sua nonna, entrò nel gran salone, e come se non volesse disturbare la sua nipotina, attraversò la stanza, osservandola in silenzio.
Gli unici rumori, ormai abitudinari di quella stanza erano: l’eco della legna che ardeva e il mormorio di quelle pagine sfogliate con tanta gentilezza.

Continuava così da molto tempo, e la nonna era sempre più preoccupata…
Di colpo, si avvicinò alla finestra, e come se volesse distrarla, disse:
“ Guarda Lucy, la neve…! Sembrano tanti piccoli coriandoli che si prendono in giro…che giocano tra loro…!"
La bambina, alzò il capo per un momento, e come se tutto non gli appartenesse, si immerse nuovamente nel suo mondo.
“ Ah, ah! Il professore è scivolato!” continuò la nonna; ma la bambina non mostrò alcun segno di interesse.
“ Non sarebbe Natale senza la neve!” pensò tra sé la nonna, ricordando la sua infanzia e restando affascinata da quei batuffoli di cotone, che danzavano come se fossero accompagnati dalla più meritevole delle liriche.
Quella finestra, per la nonna, era il suo libro di fiabe; l’eco di prose sussurrate, la magia che gli restava della sua infanzia.

Il campanile di San Floureax, iniziò a rimbombare per la città: era già ora del rito natalizio.
La nonna, si avvicinò alla bambina, sfiorandole con gentilezza il capo. Lucy fece un cenno con la testa. La nonna uscì di casa, mentre la più meravigliosa delle storie, sembrava prendere vita.
Trascorsero solo pochi minuti, quando, sentì bussare alla porta, interrompendo la magia che si era ricreata nel salone.
“ Sarà la nonna?” pensò tra se.
Aprì la porta. Vide un uomo mai visto, pieno di rughe, vestito con abiti sporchi di terra ed uno sguardo sofferto.
Gli sembrò uno di quei personaggi che rasserenavano le sue giornate; un uomo buono, da tutti creduto malvagio…
“ Cerca mia nonna?” disse Lucy.
“ No, cercavo proprio te, Lucy!” rispose il vecchio.
“ Sarai sicuramente tu…! Lo leggo nel tuo sguardo…! Sei proprio tu!” continuo lo sconosciuto.
Lucy restò senza parole.
“ Questo è per te…! Prendilo!” disse l’uomo, mentre stringeva tra le mani un pacco.
“ Per me?” rispose la bambina.
Lucy prese il pacco, e mentre cercava di immaginare cosa ci fosse all’interno, quell’uomo, come se non fosse mai stato lì, svanì tra i coriandoli di neve, come un miraggio.
La piccola raggiunse il camino, e quel pacco, che poteva essere un regalo, sembrava avere un’anima propria.
Per un momento Lucy ebbe paura, ma la curiosità è sempre più calda.
Il pacco, rivestito con ritagli di giornale, conteneva un quaderno con fogli bianchi e un biglietto che diceva: “ Un regalo magico per la magia che c’è in te.”
“ Magia?” continuava a domandarsi.
D’un tratto, incominciò a sfogliare le pagine di quel quaderno; non accadde nulla.
Strappò una pagina e la lanciò nel fuoco…restò intatta.
“ Un quaderno con dei fogli che non prendono fuoco! Questa è la magia di questo quaderno? “
Non capiva, e per di più, non riusciva a capire cosa centrasse la magia con quel quaderno.
Tra imbarazzo ed esitazione, Lucy, prese una matita e riempì un foglio con degli scarabocchi.
“ Forse, la magia di questo quaderno nascerà dalla mia fantasia…! Forse è solo uno scherzo!” queste domande cominciarono ad appesantire il suo pensiero; finquando non si convinse che doveva riprovarci. Disegnò prima il volto di una bambina, poi il corpo, e a seguire gli donò uno straordinario sorriso e due fossettine adorabili. Ancora una volta, non accadde nulla.
Lucy si avvicinò alla finestra, e cominciò a sognare, impadronendosi dell’anima di quei coriandoli di neve, che gli aveva fatto notare sua nonna, poco tempo prima.
“ Perché non parli con me? “ esordì una vocina triste provenente dal camino.
Lucy si avvicinò al suo quaderno e vide sorridere la bambina che aveva disegnato.
“ Ciao, io mi chiamo Lucy!”
“ Io non ho un nome…! Mamma, perché non mi dai un nome? “
Lucy, sentendosi chiamare mamma alla sua età, si sentì orgogliosa, ma anche impaurita.
“ Ti chiamerò Fossettina! Ti piace questo nome?”
La bambina di quel quaderno cominciò a ridere e disse:
“ Si mammina, mi piace tantissimo! Fossettina…! Fossettina…! Fossettina…! Io mi chiamo Fossettina!”
Continuò a ripetere il suo nome tantissime volte, e Lucy si sentì entusiasta.
Trascorsero minuti interminabili, e Lucy, come se si sentisse una vera madre, parlò con Fossettina, insegnandogli tutto ciò che sapeva…
“ Perché non disegni il sole! “ disse Fossettina.
Lucy accettò l’idea come se fosse nata dal suo stesso istinto, e disegnò un sole grandissimo.
Giusto il tempo di regalargli il più delizioso dei sorrisi, il campanile di San Floureax, annunciò la fine del rito natalizio, e mentre le strade di Ardesia si riempivano di gente, il salone si riempì di una luce accecante. Dall’esterno, le finestre della casa, sembrarono fondersi, ma quei brividi di paura durarono pochissimo: Lucy chiuse il libro.
La nonna e tutti gli abitanti di Ardesia accorsero nel salone e vide Lucy sorridere.
Lucy racconto dell’anziano uomo che gli aveva regalato quel quaderno e di quanto fossero magiche le sue pagine. Tutti restarono sbalorditi, e i bambini che accorsero pochi istanti dopo, cominciarono a circondare la piccola Lucy.
Da quel momento, tutti i giorni, i bambini di Ardesia, andarono a trovare Lucy, per giocare con il suo quaderno…

Quando giunse la primavera, le pagine di quel quaderno furono tutte disegnate e i bambini di Ardesia, compresero che quei fogli non potevano più dargli gioia, e tornarono a giocare fra loro; rincorrevano le farfalle, giocando a palla…, mentre la piccola Lucy riprese a leggere le sue fiabe, e di tanto in tanto, parlava con la piccola Fossettina…


 
;