26/10/06 3 commenti

Un giorno vivrò anch’io con te!

Volevo confidarmi con te,
ascoltare quello che pensi…
…forse è troppo tardi!

Ti ho nascosto i miei sogni,
ho nascosto me stesso…
…ti ho sempre mentito!

Le parole hanno voce nel silenzio…
…il silenzio ha voce nelle parole;
ed io, folle senza degna dimora mi assento!

Penso alla morte
e asciugo le mie lacrime di carbone…

…ho saputo parlare con te,
con la tua anima;
ora non più!
E’ notte!

Oggi bevo il mio ultimo bicchiere;
ti bacio,
e le tue labbra hanno ancora il sapore della ruggine…

Un giorno vivrò anch’io con te!



24/10/06 2 commenti

Lei pensa...


Labbra segrete.
Sorride il bocciolo;
è primavera.


21/10/06 3 commenti

L’eco del silenzio


…danzando a ritroso nelle memorie delle mie paure,
e cullandomi nel limbo del mio silenzio,
ho smarrito me stesso.

- R.I. -



Avevo raggiunto l’apice delle mie insicurezze, vaneggiavo nella mia stanza a volte muta, in cerca di verità, in cerca di me stessa.
Dalla mia finestra voci suggestive e luci evanescenti mi distraevano, mi facevano sentire meno in gabbia o forse solo più lontana da me. Avevo necessità delle mie parole ma i pensieri sembravano non avere mai senso.
Sovente m’illudevo che erano proprio loro a venirmi a cercare: ma sbagliavo!
Come sempre sbagliavo!
I miei pensieri, a volte, li vedo galleggiare su di un foglio bianco: questo è il vero eco del silenzio! Vivo di sincerità fatta di versi ma oggi sono sola, impaurita da questi fogli che tacciono silenziose verità. E’ forse questa la vera essenza di chi scrive?
Scrivere, mostrandomi libera, tra le folate di vento e i bagliori di un tramonto è un dono apparentemente regalatomi; ma chi comprende la vera necessità delle parole? Io non più!
Adesso non più….
Osservo la mia gatta che mi guarda incuriosita, leggo nei suoi occhi lo smarrimento per l’assenza del suo padrone, si aggira per la casa cercandolo, annusando gli oggetti che ancora parlano di lui.
Ma lui non c’è più ormai.
E’ andato via lasciando ovunque una parte di se e portandosi dietro una parte di me.
Ci sono fughe che non comprendo e ritorni che non accetto.
Ci sono parole che ho bisogno di sentire, addii che devono essere definiti, verbalizzati, sviscerati.
Solo per capire e quindi accettare, solo per chiudere e quindi ricominciare
Perché posso accettare anche ciò che non condivido ma mai ciò che non so.
Adesso quelle parole taciute, mai pronunciate, non le cerco più. Adesso non avrebbero più senso.
Le sento echeggiare in questa stanza pronte a fendere il mio silenzio, le vedo galleggiare su questo foglio bianco sul quale mai si poseranno.
E allora guardo fuori, oltre questa finestra che si affaccia sull’infinito.
Rubo la vita degli altri. Vedo persone che corrono forse verso qualcosa, forse verso qualcuno.
Immagino la loro vita, la sovrappongo alla mia in un gioco che acuisce quel sottile dolore che mi accompagna. Alcuni di loro sembrano felici, chissà se lo sono davvero!!!
Se riuscissi ad incrociare anche uno solo di quegli sguardi saprei capirlo.
Ormai percepisco le più inconsistenti sfumature psicologiche, a volte ho l’imbarazzante sensazione di vedere negli altri cose che sfuggono persino ai diretti interessati.
Adesso mi arriva dalla strada il suono stridulo di una risata ed è come una coltellata, una gioia che si contrappone alla mia tristezza in quel gioco di vite sovrapposte.
Allora sollevo lo sguardo verso il cielo ed il mondo sottostante sparisce, non sento più i rumori assorbiti dalla mia anima in un ultimo tentativo di difesa.
Riconsegno ad ognuno dei passanti il suo pezzo di vita e lentamente torno dentro di me, in questo silenzio che mi avvolge e mi culla.
L’eco del silenzio lo sento solo io.




***

Lo avresti scritto anche senza di me, un giorno!
Io ho solo trasgredito le leggi delle casualità, anticipandone i tempi.
Ricorda: “Le idee sono grandi, quanto chi le riceve!”

Un abbraccio con stima Raf.
16/10/06 2 commenti

Drago d’acqua

“Drago d’acqua”: foto di Robertomaria Rivas


“Spazi di cielo
ornamenti di nembi
aria di fuoco.

Il drago si rivela,
pieno di acredine.”


01/10/06 7 commenti

Il gioco della vita " I & II parte "

Parlo insieme a Te
mi sembra di conoscerti
da sempre...

...non ho ragione di mentirti,
il mio cuore parla di te
e la musica è la mia promessa...

I nostri destini che s’intrecciano,
le mie parole che richiamano parole,
le nostre sensazioni che si mescolano a ricordi comuni...
l’amore è la nostra vera promessa!

A volte il destino
fa giri immensi
e poi ritorna
quasi fosse un gioco,
un soffice sospiro,
una tenera carezza
persa tra le mie labbra silenziose.

Si, oggi sorrido,
penso a te,
penso alla distanza che ci accomuna,
penso all’amore che ho sempre desiderato di comprendere,
penso che tutto questo,
potremmo chiamarlo:
il gioco della vita.


Leggo le tue parole
e le emozioni
come una dolcissima tempesta
fanno vibrare le corde della mia Anima
senza un perchè
senza un apparente motivo
lasciando i miei occhi
fondere lacrime...

...non avrò mai paura
è l’amore che ci rende forti
il sapere che ti amo
il saperti accanto
il sapore delle tue labbra sulle mie.

Il cuore vibra
nello scoprire quanto
il destino può mettere
sul nostro cammino...

Il caso ha sempre giocato con le nostre vite
non ha mai avuto paura...

...i miei sogni
s’intrecciano di parole...

...i nostri cuori si legano
con un filo impercettibile...
ci donano sensazioni straordinarie;
e mai,
una lacrima sarà più debole di un sorriso,
quando prende forma,
quando è avvinta dalle sensazioni,
quando cerca di esistere
nel nostro gioco della vita.



( Testo liberamente ispirato a: " Canone inverso " di Ennio Morricone )

Di SempreGio & Raffaele Innamorato


 
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