L'ebbrezza dello stupido è pari alla gentilezza del timido: entrambi nascondono qualcosa.
II
Se cercassimo di dare al cuore una ragione diversa dalla propria, e se, per pura casualità né intuissimo l'ego, resteremmo privi di quel memorabile mistero che ci affligge.
III
Liberarsi da ostinazioni valide come la sicurezza è una necessità; il resto è causa e rimprovero di se stessi.
IV
Talvolta, una sottile carezza, resa confusa dallo sfiorarsi degli sguardi, s'abbandona, sondando i nostri cuori.
* R.I. *
Nessun commento:
Posta un commento